Storia
            dell' ATLANTIC ELECTRIC s.p.a.
            
              
            Atlantic
            radio TV
             
             
            COM'E'
            NATA L'IDEA DI SCRIVERE
            QUESTA STORIA:     
             
            "ATLANTIC , con meno il
            meglio!"   
            
            Questo era lo slogan con
            cui questa ditta si proponeva nel carosello pubblicitario della
            televisione italiana degli anni '60.
            
            
            Ma cosa si sa oggi della
            Atlantic Electric S.P.A. ? 
            
            
            Io ricordo quei caroselli
            ravvivati da tanti simpatici sketch in cui compariva l'Atlantic
            con le sue TV, il frigorifero che si apriva col pedale ed i
            suoi elettrodomestici  che
            si notavano particolarmente per le loro forme o soluzioni
            tecniche.
            
            
            Col tempo, la mia passione
            per le TV d'epoca mi ha portato ad entrare in possesso di vari  televisori ed ho notato che alcuni di essi, di marca
            Atlantic, si distinguono da quelli più comuni per l’inusuale
            forma del loro mobile.
            
            
            A prima vista sono rimasto
            sorpreso poi, sono stato letteralmente affascinato da questi
            apparecchi che, concettualmente, riportano alla mente certi modelli
            famosi della Philco ma per la loro linea del tutto personale
            rispecchiano una mentalità di design se non altro fantastica.
            
            
            E' nata così in me la
            voglia di cercare notizie sull'Atlantic e su quel marchio “GG”
            che compare spesso nei suoi prodotti.
            
            
            Non si può immaginare la
            mia delusione quando, dopo lunghe ricerche in internet, non riuscivo
            ad arrivare a capo di nulla, a Maggio 2012 in rete non trovavo
            praticamente nulla sull’Atlantic Electric – Milano (da non
            confondere con la Atlantic Radio di Borgaro Torinese).
            
            
            Possibile
            che in
            rete non si trovasse nessuna notizia su questa ditta che si è
            distinta, sia in Italia che nel mondo, per la sua produzione di
            elettrodomestici così fuori dal comune?
            Pensai così di creare io
            una pagina web ed iniziai le mie ricerche seguendo strade diverse da
            internet: giornali, riviste, volantini pubblicitari e testimonianze
            dirette, al fine di ricostruire per quanto mi era possibile la
            storia dell’Atlantic.
            
            
            Dopo mesi di indagini, col
            prezioso aiuto di alcuni amici collezionisti di riviste d’epoca,
            sono riuscito a reperire informazioni indispensabili per poter
            iniziare il lavoro che si è comunque dimostrato da subito non
            facile. La perseveranza e la pazienza sono state in fine premiate
            dalla fortuna quando, nell'agosto del 2013, sono riuscito finalmente
            a rintracciare il Sign. Giorgio Gentilli junior, figlio di George
            Gentilli Presidente / Titolare dell'Atlantic il quale si è
            dichiarato immediatamente moto disponibile a collaborare,
            dimostrandosi molto interessato al fatto che possa comparire in
            internet la storia della fabbrica del Papà che fino a ieri sembrava
            scomparsa nel nulla.
            
             
            
            STORIA
            DELL'ATLANTIC ELECTRIC
            Nata all'inizio degli anni
            ’50 (1952?) come Atlantic Philco la ditta ebbe la
            sua prima sede in Milano al numero civico 3 di Via Lovanio con
            titolare/ direttore George Gentilli, si producevano accessori e
            arredamenti per cucina, frigoriferi in collaborazione con Philco e
            si commercializzavano televisori americani Philco.
            
            
            Fin dall’inizio
            l’interesse dell’Atlantic per il mercato degli apparecchi
            televisivi era evidente, nel 1957 l'A. era distributore esclusivo
            per l'Italia dei TV Philco: portatili, consolle e Predicta nelle
            varie versioni.
            
            
            Fu
            alla mostra dell'ANIE del 1958 che l'A. stessa presentò i primi modelli di produzione
            propria: mod. 3092, 3093, 3097, 4084, 4092, 4094,
            tutti dotati del nuovo tubo catodico a 110 gradi di deflessione.
            
            
            Sui cataloghi ANIE, i televisori Atlantic comparvero per la prima volta
            nel 1959.
            Osservando
            le pubblicazioni sulla rivista Radio industria e le pubblicità
            dell'epoca, presumo che il distacco
            totale da Philco sia avvenuto nel 1960: Atlantic Electric S.P.A. 
            
            Nel
            1959 venivano ancora commercializzati i televisori Philco Predicta
            mentre stavano già nascendo i prototipi degli Atlantic con
            monitor girevole...
            
            L'orientamento dell'azienda
            era tendenzialmente commerciale anche se, fondamentalmente, 
            tutte le scelte tecniche e di design nascevano all'interno
            della stessa.
            
            
            Frigoriferi ed
            elettrodomestici venivano commissionati a costruttori specializzati
            e nella fabbricazione degli apparecchi televisivi si faceva largo
            uso di parti Magnadyne, le scelte strategiche sui materiali, i
            prodotti e le linee di design erano comunque tutto patrimonio
            ATLANTIC.
            
            
            Nel 1959 la ditta era
            composta da 370 dipendenti, faceva capo a 15 agenzie, il suo
            potenziale produttivo era di 40/50.000 frigoriferi e 28.000
            televisori/anno.
            
            
            Osservando le riviste
            tecniche dell’epoca viene spontaneo notare la tendenza del l’A.
            ad abbracciare fin dall’inizio le soluzioni tecniche più
            d’avanguardia, essa fu infatti tra le prime ad impiegare
            l’allora nuovissimo tubo “bonded” e ad adottare il cablaggio a
            circuiti stampati, tecnologia che fu pubblicizzata anche nel 19°
            convegno tenuto a Venezia in Giugno 1959.
            
            
            Fu nello stesso 19°
            convegno di Venezia del '59 che venne presentato il nuovo TV
            Symphony 1960 "Advanced design" con tubo a 110° collo
            corto, audio HI-FI e comandi a distanza: vedi Radioindustria Lu_59 -
            3.
            
            
            In tema di design è
            interessante notare che nell’Agosto del 1959, in un inserto della
            rivista Radioindustria, comparvero le prime immagini di alcuni
            televisori A. col monitor girevole ma si trattava solo di prototipi;
            Fu nel 1960 che questi modelli entrarono realmente 
            in produzione nelle versioni “colonnina” (mod. 315) e
            “televator” (mod. 319), aprendo la strada alla realizzazione di
            una vasta gamma di apparecchi televisivi con caratteristiche
            estetiche completamente fuori dall’ordinario. 
            
            
            
            Nel 1960 la produzione
            Atlantic comprendeva: Cucine, accessori per cucina/casalinghi,
            frigoriferi, televisori, radio a transistor ( Trans-Atlantic ) e
            condizionatori d’aria; In settembre dello stesso anno veniva
            stampata la prima versione del catalogo generale Atlantic.
            
            
            Nel 1961 la gamma
            produttiva dei TV fu ampliata e sul catalogo comparvero, oltre ai
            modelli tradizionali, i modelli: spinetta, telebar e le prime
            versioni dei modelli a specchiera ( " spec_ chio magico " ),
            tutti fabbricati nel nuovo stabilimento di Morbegno.
             
            
            
            
            
             
            A
            proposito di George Gentilli
            
            
            A questo punto ritengo
            doveroso evidenziare l’importanza de personaggio George Gentilli
            che, con le sue idee che esulavano dai soliti schemi, caratterizzò
            in modo particolare il sentiero di crescita di questa ditta; fu
            proprio lui infatti a dare un’impronta speciale all’Atlantic
            che, sotto la sua direzione visse i suoi anni più floridi.
            
            
            George Gentilli (
            Milano 08-06-1909 e morto il 18-02-1993) nel 1940 fu costretto, in
            quanto ebreo, a fuggire dall'Italia causa le leggi razziali e si
            stabilì negli Stati Uniti; terminata la guerra tornò in Italia con mandato da
            parte di Philco USA per commercializzare i prodotti della casa
            statunitense.
            Dopo qualche tempo però, non volendo sottostare ai diktat di Philco
            USA, costituì l'Atlantic Electric S.P.A.
            
            
            Gentilli era pienamente
            convinto che la rete commerciale della ditta dovesse essere
            imperniata, oltre che sulla pubblicità tradizionale su riviste e
            TV, sul meccanismo dei convegni/convezioni e così fece. Il primo
            convegno Atlantic si tenne nel 1952 al Gallia a Milano e da quel
            giorno in poi almeno due volte l'anno si organizzavano queste
            manifestazioni nelle quali veniva esposta ed ampiamente descritta la
            produzione, venivano inoltre presentate le novità. Questi
            convegni/convenzioni venivano organizzati in diverse città
            d’Italia, in luoghi, hotel e navi da crociera aventi sale di dimensioni adeguate.
            Venivano invitati attivisti del settore, responsabili dei punti di
            vendita, politici, personaggi di spettacolo e tutti coloro che
            facevano parte del “mondo Atlantic”.
            
            
            L'impatto di questo motore
            pubblicitario sul mercato fu diverso dalla solita pubblicità su
            riviste o per TV, in questo caso c'era un contatto umano diretto tra
            gli operatori e la casa produttrice rappresentata da G. Gentilli il
            quale, essendo convinto in modo passionale di ciò che proponeva,
            riusciva a trasmettere a tutti la sua energia prepositiva.
            
            
            In Luglio del 1959 sulla
            rivista Radioindustria veniva scritto: -"Non sapremmo
            immaginare George Gentilli tentare di convincere altri prima di non
            aver in se stesso trovato il modo di essere persuaso di una causa
            giusta a favore della clientela e dell'utenza della tecnica e
            dell'economia. Il meccanismo dei convegni a nulla potrebbe sortire
            sulla base in cui essi poggiano non fosse sana e plausibile.-"
             
            
            
            
            
             
            Lo
            stabilimento di Morbegno
            
            
            Nel frattempo, nel 1961,
            nasceva lo stabilimento AMACO S.P.A. ( Atlantic manufacturing
            company ) a Morbegno (Sondrio) in Valtellina. Il complesso, situato in via
            Stelvio ad est di Morbegno, inizialmente disponeva di un'area
            produttiva di 2.500 mq. ed una quarantina di dipendenti, si
            producevano apparecchi televisivi. 
            Nel 1963 la produzione di televisori fu di 10.000 unità.
            
            
            Nel dicembre 1963 si
            festeggiò l'inaugurazione dell'ampliamento dello stabilimento, che
            passò da 2.500 a 4.500 mq. e la produzione di TV passò a 25.000
            unità, la previsione per il 1965 fu stimata in 50.000 pezzi.
            
            
            Il numero degli addetti
            aumentò presto a 50 - 60 per poi raggiungere gradatamente il
            centinaio al massimo dell'attività quando si passò, da un lavoro
            di solo assemblaggio dei telai, alla costruzione anche delle singole
            parti.
            
            
            Oltre alle TV tradizionali
            in questo stabilimento si fabbricavano tutte le versioni "fantasy
            line":, con monitor girevole e " specchio magico ",
            ed in fine quelle portatili a transistor.
            
            
            I mobili in legno dei TV
            venivano fabbricati dalla ditta Della Nave Carlo, tutt'oggi attiva
            nella produzione di infissi.
            
            
            All'interno dei televisori
            Atlantic ci capiterà spesso di trovare un'etichetta con la scritta
            azzurra " AMACO " che identifica lo stabilimento di
            provenienza.
            
            
             
            La
            storia dell'Atlantic continua
            
            
            Nel 1965, in occasione del
            convegno tenutosi dal 26 al 30 Giugno a Montecatini, furono
            presentati i nuovi modelli con monitor girevole versione
            “sopramobile”: mod. 560, 565 e 650.
            
            
            Il 3 Marzo del 1965
            all’Atlantic fu assegnato il famoso oscar del commercio
            “Mercurio d’Oro” che fu consegnato il 10 Luglio dello stesso
            anno, in Campidoglio.
             
            
            Il
            29 Giugno del 1967 a Milano in Via Fantoli 5 fu inaugurata la nuova
            sede centrale denominata "Atlantic City", nello stesso
            giorno si tenne in essa il 36° convegno Atlantic e fu proprio G.
            Gentilli a voler far coincidere i due eventi.
            Il
            nuovo complesso, realizzato secondo i più moderni schemi su un'area
            di 16.000 mq. vantava, oltre all’area produttiva, uffici
            modernissimi, una sala teatro per riunioni della capienza di 1000
            posti, una sala esposizione di 1.500 mq., un centro meccanografico,
            saloni ristoranti e club della capienza di 600 persone.
            Negli anni a seguire, la
            produzione dell'Atlantic seguì la graduale evoluzione tecnica
            dell'epoca passando, dagli apparecchi a valvole, a quelli
            completamente transistorizzati e i mobili in legno dei modelli più
            comuni vennero soppiantati da quelli in plastica ABS.
            
            
            Purtroppo verso la fine
            degli anni '70 l'A. , come molte altre aziende italiane, fu colpita
            dalla allora dilagante crisi economica, aggravata dalla situazione
            generale sociale e politica in cui versava il paese.
            
            
            Inoltre l'azienda, come
            tante altre italiane, aveva puntato molto sul TV color ma purtroppo
            in Italia qualcosa impediva la partenza delle trasmissioni a colori
            creando un notevole ritardo rispetto agli altri paesi. Mentre in
            quasi tutta l'Europa nel 1967 la televisione funzionava già a
            colori, in Italia negli anni '70 si trasmetteva ancora in b/nero e
            le così dette "prove tecniche di colore" non terminavano
            mai. Quando nel 1977 la RAI diede il via al colore, per le fabbriche
            italiane era troppo tardi e non fu possibile recuperare l'esperienza
            acquisita dalla concorrenza estera. 
            
            
            Nel 1972 l'A. aveva già
            disponibile in serie limitata un modello di TV color con schermo da
            27 pollici in sistema PAL ma causa gli eventi prima descritti
            l'investimento non fece altro che pesare inutilmente sul bilancio
            dell'azienda aggravando la crisi interna che era già in atto.
            
            
            Nel 1981 l'Atlantic chiuse
            i battenti.
             
            
            L'edificio
            dello stabilimento di Via Fantoli a Milano oggi esiste ancora e si
            chiama
            Atlantic
            Business Center:
             
   
            
   
            
            
            
            
            Si ringraziano vivamente per il
            prezioso aiuto nel reperire informazioni e documentazione:
            -        
            Sign. Giorgio
            Gentilli – figlio di Gorge Gentilli fondatore / titolare
            dell’Atlantic.
            -        
            Sign. Gino Brizioli
            – ha fornito le scansioni delle pagine storiche di Radiondustria.
            -        
            Sign. Gualtiero Combi –
            ex disegnatore ditta AMACO di Morbegno, ha fornito testimonianze
            dirette su Gorge Gentilli e lo stabilimento AMACO.
            Sign.
            Valerio Marchesi – collezionista TV d'epoca - ha fornito scansioni
            cataloghi Atlantic.
            
            Sign.
            Claudio Guerra - collezionista documentazione tecnica /
            pubblicitaria dell'epoca.